Translate

domenica 2 marzo 2014

Tremoctopus gracilis

Phylum        Mollusca
Classe          Cephalopoda
Ordine         Octopoda
Famiglia      Tremoctopodidae
Genere        Tremoctopus
Specie         Tremoctopus gracilis


Comunemente chiamato Blanket  Octopus, questo polpo, vive nell' Oceano Pacifico e Indiano. Come tutti i cefalopodi è munito di una estremità cefalizzata, dotata di occhi molto grandi ad attestare una spiccata intelligenza, particolarità unica tra gli invertebrati. Questa specie come meccanismo di difesa, utilizza per sfuggire ai pericoli, oltre all'inchiostro, una grande membrana interposta tra ogni tentacolo. Essa viene ondeggiata come un mantello, così da aumentare la superficie corporea e allontanare i possibili predatori.
Una ulteriore caratteristica di questo genere di molluschi è lo spiccato dimorfismo sessuale. Il maschio raggiunge a malapena i 2,5 cm di lunghezza, mentre la femmina può raggiungere i 2 m. Le piccole dimensioni del maschio gli permettono di raggiungere più velocemente la maturità sessuale e portata a termine la fecondazione la morte lo sopraggiunge.




domenica 12 gennaio 2014

Hymenopus coronatus

Phylum        Arthropoda
Classe          Insecta
Ordine          Mantodea
Famiglia       Hymenopodidae
Genere         Hymenopus
Specie          Hymenopus coronatus

Le mantidi solitamente sono famose per il loro cannibalismo post-accoppiamento, ma questa specie che vive nelle foreste tropicali nel sud-est asiatico è conosciuta soprattutto per le sue capacità mimetiche. Infatti, comunemente chiamata mantide orchidea, questo artropode vive arrampicandosi sulle piante di orchidea (Melastoma polyanthum) in cerca di un fiore che la soddisfi e una volta trovato, vi si posiziona aspettando l'arrivo di una preda. Il suo mimetismo è aiutato da colori brillanti, che variano in base al colore dello sfondo e parti del corpo adattate al camuffaggio, quali le zampe simili ai petali di un fiore. Il mimetismo della mantide orchidea, non solo le permette di procurarsi il cibo, ma ha anche la funzione di protezione dai predatori.
Principalmente si nutre di piccoli insetti e mosche che afferra facilmente grazie ad un paio di zampe dentate che agiscono ad una velocità molto elevata.
Già allo stadio di giovane ninfa mima un bruco della famiglia dei Reduviidae.

giovedì 28 novembre 2013

Eoperipatus totoro

Phylum         Onychophora
Classe          Onychophorida
Ordine          Eunychophora
Famiglia       Peripatidae
Genere         Eoperipatus
Specie          Eoperipatus totoro

Scoperto recentemente in Vietnam, questo esemplare di verme è composto da un corpo cilindrico, un paio di antenne e numerose zampe tozze, che terminano con due grosse unghie (da qui il nome del Phylum, Onicoforo = portatore di unghie). I vermi con queste caratteristiche, sono conosciuti anche come " vermi di velluto " per la presenza di numerosi peli sulla superficie corporea. Essi passano la maggior parte della loro vita in terreni umidi, tronchi in degradazione o sotto rocce. Escono allo scoperto soltanto durante la stagione delle piogge, quindi risultano poco visibili. Una peculiarità straordinaria di questi invertebrati, è possedere delle ghiandole mucipare in grado di spruzzare una sostanza mucosa dalle papille orali presenti ai lati della bocca. Il muco adesivo ha una notevole gittata e solidifica rapidamente al contatto con l'aria, immobilizzando le prede. Quest' ultime, una volta paralizzate, vengono assalite dal verme, il quale adoperando robuste mandibole, penetra il corpo della preda.  Successivamente, i tessuti vengono liquefatti da enizimi digestivi, così che l' Onicoforo possa cibarsene.





domenica 8 settembre 2013

Gynaephora groenlandica

Phylum                Arthropoda
Classe                 Insecta
Ordine                 Lepidoptera
Famiglia              Lymantriidae
Genere                Gynaephora
Specie                 Gynaephora groenlandica

Il Circolo Polare Artico non è un luogo che favorisce la vita per molti animali, ma questa specie di farfalla riesce a sopravvivervi sfruttando un'abilità straordinaria. Il ciclo vitale delle farfalle prevede, una prima fase di bruco seguita dalla metamorfosi a farfalla. Il bruco villoso, così viene comunemente chiamato, esce dai ghiacci durante l'estate artica per nutrirsi, ma ha a disposizione un solo mese per poter accomulare le risorse utili a raggiungere lo stadio di farfalla. Durante questo breve periodo mangia più che può, ma mai a sufficienza. Alla fine dell' estate si ritira tra i ghiacci e va in ibernazione, degradando i propri mitocondri per risentitizzarli nella successiva primavera. Per resistere alle temperature rigide (fino a 70°C sotto lo zero), produce un ibernacolo di seta che lo protegge dal freddo e dall'attacco di vespe parassitoidi. E' stato studiato che questo processo va avanti per circa sette anni (in alcuni casi fino a quattordici), durante i quali il bruco si ciba per un mese l'anno, rinviando sempre all'estate successiva la metamorfosi. Questa tecnica fa della Gynaephora groenlandica, il lepidottero più longevo ad oggi conosciuto.


http://dsc.discovery.com/tv-shows/frozen-planet/videos/caterpillar-survives-frozen-death.htm 

martedì 23 luglio 2013

Eupithecia staurophragma

Phylum          Arthropoda
Classe           Insecta
Ordine           Lepidoptera
Famiglia        Geometridae
Genere          Eupithecia
Specie           Eupithecia staurophragma

Eupithecia è una falena endemica delle Hawaii che, durante il suo stadio larvale, ha un comportamento insolito se confrontato con ogni simile dello stesso ordine. Il bruco, per mutare in falena, ha bisogno di nutrirsi ed accumulare  sostanze necessarie allo sviluppo. Solitamente, a questo stadio, i bruchi sono vegetariani, ma non Eupithecia, che sfruttando il mimetismo, è divenuto un predatore spietato di altri insetti. Si nasconde tra la vegetazione e aspetta immobile la sua preda, che cattura con grande velocità. Si ipotizza, che questo particolare adattamento, si sia sviluppato a causa della mancanza di predatori di insetti simili nella nicchia biologica delle Hawaii. Quindi, Eupithecia, si è adattata andando ad occupare questa lacuna nella biodiveristà dell'arcipelago.

           

martedì 16 luglio 2013

Leucochloridium paradoxum


Phylum        Platyhelminthes
Classe         Trematoda
Ordine         Strigeidida
Famiglia      Leucochloridiidae
Genere        Leucochloridium
Specie         Leucochloridium paradoxum

La caratteristica principale dei Trematodi è il parassitismo. Facendo parte di questa classe, questo speciale plateminto, utilizza gasteropodi come ospiti intermedi e passeriformi come ospiti definitivi. Infatti quando l'uccello mangia il parassita, esso si stabilisce all'interno del suo intestino sviluppandosi e riproducendosi. Le uova vengono deposte e rilasciate assieme agli escrementi dell'uccello. Le chiocciole si nutrono anche di escrementi e quando sfortunatamente trovano quelli dei passeriformi, ingeriscono, a loro insaputa, anche le uova del parassita. Una volta entrate nel gasteropode le uova si schiudono in larve e si riproducono asessualmente, generando molti altri piccoli parassiti. Per completare il ciclo vitale però, devono tornare nell'ospite definitivo. Per far sì che ciò accada, il Leucochloridium risale fino ai tentacoli oculari del gasteropode, inserendovisi definitivamente. La chiocciola diventa cieca e inizia a vagare senza una meta, diventando una preda facile per i passeriformi. Ma non solo, per renderla ancora più visibile, il parassita inizia a pulsare di bianco e di verde, assumendo le sembianze di un bruco.


                                            

martedì 25 giugno 2013

Argyroneta aquatica

Phylum        Arthropoda
Classe         Arachnida
Ordine         Araneae
Famiglia      Cybaeidae
Genere        Argyroneta
Specie         Argyroneta aquatica

Comunemente questo aracnide viene chiamato ragno palombaro ed è l'unica specie che vive completamente immerso sott'acqua. Per sopravvivere costruisce una tela subacquea, a forma di campana, ancorata alla vegetazione e trasporta all'interno di essa delle bolle d'aria, grazie a piccoli peletti che si trovano sotto l'addome. Una volta nella tela, è stato scoperto, che le bolle riescono a produrre uno scambio di ossigeno con l'acqua circostante. Questo processo favorisce la respirazione del ragno, che può resistere anche un intero giorno senza dover tornare in superficie. Restare immerso più a lungo è vantaggioso, perchè  ci si protegge meglio dai possibili predatori, ma si è anche più nascosti per cacciare.